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Acquapendente... 

é una cittadina di circa 5000 abitanti situata lungo l’antica Via Francigena (oggi Via Cassia) nell’estremo nord del Lazio al confine con la Toscana e l’Umbria.
Il nome è dovuto alla presenza di numerose piccole cascatelle nelle vicinanze della città che confluiscono nel fiume Paglia.
Il territorio di Acquapendente comprende le Frazioni di Trevinano e Torre Alfina (inserita tra i Borghi più belli d’Italia) e la Riserva Naturale di Monterufeno.

Acquapendente... un po' di storia

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Il paese, sebbene formalmente fosse stato lasciato in eredità alla chiesa dalla contessa Matilde di Canossa nel XII secolo, è stato storicamente sotto il dominio di Siena.
Nel 1166 Aquesio (nome originale di Acquapendente) si ribellò al dominio di Federico I Barbarossa.
La ribellione che portò Acquapendente ad essere libero comune, secondo la tradizione, ebbe inizio a seguito della miracolosa fioritura di un ciliegio secco e a memoria di quell’episodio si tiene ogni anno la festa della Madonna del Fiore.
Nel XVI secolo papa Gregorio XIII fece costruire un ponte sul torrente, i cui piloni costruiti dall’architetto Domenico Fontana sono ancora quelli che sostengono il ponte attuale e durante questo secolo furono anche costruiti i più importanti palazzi signorili nella piazza e nelle vie principali.
Nella seconda metà del 1600 Acquapendente visse un periodo d’intenso sviluppo, dopo che Papa Innocenzo X sconfisse il ducato di Castro e fece distruggere la città di Castro  spostando poi ad Acquapendente la sede vescovile, che rimase fino agli anni '80 del 1900...
... Il monumento principale di Acquapendente è l’antica Basilica del Santo Sepolcro, la cui fondazione si fa risalire a Ottone I il Grande (X secolo).
L’edificazione è legata alla leggenda secondo cui Matilde di Westfalia, madre dell’imperatore Ottone I, in viaggio dalla Germania verso Roma , fu costretta a fermarsi ad Acquapendente perché i muli che portavano l’oro necessario alla costruzione di una chiesa dedicata al Santo Sepolcro, non volevano più proseguire. L’imperatrice ebbe in sogno la spiegazione di quanto accaduto: per volontà divina era ad Acquapendente che la chiesa doveva essere eretta.
La basilica è a tre navate divise da pilastri, con transetto e abside sopraelevati, al di sotto dei quali si estende la cripta in stile romanico dell’XI secolo dove si trova il sacello contenente la reliquia del Santo Sepolcro, una struttura che riproduce in miniatura la chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Sono presenti anche due bassorilievi accreditati ad Agostino di Duccio: L’Angelo e Vittoria di San Michele sul drago e Tobiolo.
Ha assunto il titolo di cattedrale dal 1649 , dopo la distruzione della città di Castro e lo spostamento ad Acquapendente della sede vescovile. E’ stata oggetto nel corso dei secoli di numerosi interventi di abbellimento. La facciata dell’edificio è frutto di lavori di restauro promossi nel 1746 da papa Benedetto XIV, lavori che interessarono anche l’interno.
Nella Basilica sono esposti per gran parte dell’anno i Pugnaloni.
Altre chiese importanti sono quella di S.Francesco, consacrata nel 1149 e contenente numerose opere d’arte e cicli di affreschi del XVII secolo, e la chiesa di S.Agostino della fine del XVIII secolo.
Sebbene gran parte della cinta muraria di epoca medievale sia stata distrutta per favorire la crescita della città, è ancora possibile vedere intatta la Torre Julia de’ Jacopo, sede dell’ufficio informazioni turistiche e le antiche porte d’ingresso, Porta San Leonardo e Porta della Ripa.

Acquapendente... Itinerari

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